Bentornate/i, oggi voglio iniziare a scrivere le mie opinioni sulla raccolta letteraria di Rick Riordan, Pearcy Jackson e gli dei dell'Olimpo. Partiamo premettendo che, essendo io un lettore ad ispirazione, cioè, non leggo ogni sorta di saga e ogni sorta di libro che mi capita a mano, ho trovato estremamente interessante e piacevole questa saga. Più in specifico, ho trovato i cinque libri che compongono la saga (non ho ancora letto i libri che trattano vicende supplementari), veramente scorrevoli, dinamici e nell'insieme di tutta la storia brillanti, insomma, un'ottima lettura se si vuole leggere una saga solare e piena d'avventura. Per rendervi un'idea, sicuramente, non precisa dell'atmosfera che vivrete leggendoli, secondo me è Harry Potter con divinità greche e uno stile tutto USA. (questo paragone è stato fonte di discussione con la mia compagna che vanta d'essere una vera Potter Fan). Sicuramente come lettura per ragazzi va più che bene (non parti truci, horror o dall'impronta sessuale) e come molte altre saghe è fonte di apprendimento poiché vengono citate molte parti della cultura greca antica. In questa saga il volume che ho apprezzato di più è stato il primo, il ladro di fulmini; scritto in un italiano molto moderno e alla mano che lo rende scorrevole e brioso. Incalzante fino alla fine quando, per il bisogno di conoscere il seguito si passa al secondo volume. Il volume che ho apprezzato di meno, invece, per quanto mi sia piaciuto nel suo complesso, è stato la La battaglia del labirinto poiché l'ho trovato lento e a tratti noioso per via dei pochi eventi che accadono e della stessa scrittura che un po' precipita verso un tirare a forza gli eventi per sentirne l'azione. Come difetti o mancanze, se così le vogliamo chiamare, una potrebbe essere che le parti di segreti e misteri sono abbastanza ovvie dopo il secondo libro. Un'altro difetto è, a mio avviso, che è tutto troppo incentrato al campo mezzosangue. Per farvi capire ciò che ho provato vi porterò un paragone. A differenza della saga di Harry Potter dove il fulcro delle vicende è nell'incantata e incantevole scuola di Hogwarts, tuttavia, l'intera Inghilterra riflette la sua controparte magica, in questa saga uno dei due fuochi dell'attenzione ellittica è il campo mezzo sangue, l'altro per ovvie ragioni è l'Olimpo. Per quanto questa cosa possa sembrare una piccolezza, nella mia lettura l'ho trovata molto irreale e a tratti frustrante; un urban fantasy come caratteristica intrinseca dovrebbe avere baasi più realistiche di un più classico sword and sorcery e, invece, non è stato così. Ho trovato questo continuo focalizzarsi sulle sorti del campo mezzo sangue come un qualcosa di poco credibile. Alcune domande mi sono balzate per la testa ma se ve le elencassi tutte questa opinione diventerebbe un volume della Treccani, perciò, ve ne elencherò soltanto una per completare la spiegazione di questa mia sensazione. Perché di questi campi per "ragazzi speciali" non ne hanno fatti di più a mo' di scuole (vedi Hogwarts)? Ma mie elucubrazioni letterarie a parte, in conclusione penso che, leggerla vi porterà per diverse ore in un mondo giovane e e allo stesso tempo avvolto da miti e leggende antiche. Essendo una lettura sia per adulti che per ragazzi e, ribadisco, ve la consiglio vivamente, non vi stancherà. Se siete amanti della cultura classica o, anche solo simpatizzanti, sicuramente andrete in estasi. Spero che questa mia opinione vi sia piaciuta e che vi abbia portato a scegliere di leggerla. Lasciatemi i vostri commenti e ci si legge alla prossima! PUNTEGGI
INTERA SAGA: 8/10 Il ladro di fulmini: 10/10 Il mare di mostri: 9/10 La maledizione del Titano: 8/10 La battaglia del labirinto: 6/10 Lo scontro finale: 8/10
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AutoreSono uno scrittore trentaseienne, per ora indipendente, appassionato di fantascienza, horror, thriller e fantasy che vuole scrivere le proprie storie attraverso il media più antico dell'umanità. Archivip.IVA: 04098000369 |